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Viaggio nel mondo delle scarpe da trekking

Focus: la suola. Informazioni pratiche, consigli, caratteristiche tecniche

Alice Dell'Omo Scritto il
da Alice Dell'Omo

Il trekking è uno sport “semplice” e molto affascinante che consiste nel camminare in ambiente naturale, lungo sentieri, strade sterrate, vie di montagna. Queste escursioni possono durare ore o giorni. Le scarpe che si indossano sono fondamentali per garantire il giusto comfort, il sostegno del piede, la protezione adeguata da urti, sassi, acqua e la giusta sicurezza. In commercio esistono moltissimi modelli di calzature strutturati in modo da garantire all’escursionista la possibilità di scegliere quello adatto alle proprie esigenze.

Grip superiore per la suola Vibram MegaGrip della Kayland Vertex
Grip superiore per la suola Vibram MegaGrip della Kayland Vertex

Le scarpe da trekking

Le scarpe, negli ultimi anni, sono diventate sempre più leggere, impermeabili, traspiranti, comode, sicure grazie a una continua evoluzione, alla ricerca di materiali innovativi, a tecniche di lavorazione all’avanguardia. Ma com’è fatta una scarpa da trekking?

Una scarpa da trekking è formata da diverse parti. Dalla tomaia, che è la parte superiore della scarpa, quella nella quale viene racchiuso il piede e generalmente può essere costituita da materiale traspirante, impermeabile, protettivo. Dalla linguetta, fondamentale per garantire la giusta calzata e per isolare il piede, dalle stringhe che garantiscono una buona chiusura, da imbottiture varie e infine dalla suola.

Vista del battistrada Vibram

Come si sceglie la giusta scarpa per fare trekking?

Una calzatura per fare attività outdoor deve essere innanzitutto comoda e adatta al piede dell’utilizzatore. Per questo esistono in commercio moltissimi modelli specifici con versioni maschili, femminili e da bambino. Altro aspetto da valutare è il livello di esperienza dell’escursionista. Una persona alle prime armi deve puntare su una calzatura versatile, mentre un esperto può scegliere modelli specializzati. La scarpa deve essere adatta al tipo di terreno e va valutata la presenza di roccia, ghiaia, terra e qui la costruzione della suola riveste un ruolo da protagonista. Bisogna poi conoscere il tipo di escursione, la lunghezza dell’itinerario, il peso dell’attrezzatura che graverà eventualmente sulle spalle, la variabilità del clima. Fondamentale è essere informati sul tipo attività che si andrà a fare, se si vuole fare trekking puro o tratti di corsa per esempio. Infine la calzatura deve essere scelta in base alla stagione: in primavera e in estate meglio una scarpa leggera e traspirante, in inverno bisogna valutare scarpe più alte e con membrana impermeabile.

Kayland Apex Rock Gtx, suola Vibram in azione
Kayland Apex Rock Gtx, suola Vibram in azione

Con Claudio Migliorini, guida alpina, alpinista, appassionato a 360° degli sport di montagna, tester, atleta siamo scesi nel dettaglio e abbiamo parlato delle scarpe giuste per fare trekking e delle loro caratteristiche tecniche.

Informazioni pratiche per chi inizia a fare trekking

“Nella valutazione della giusta scarpa per fare trekking è fondamentale avere un’idea chiara del tipo di escursione e del tipo di terreno che si andranno ad affrontare, analizzando anche la propria esperienza, l’attività praticata e in quale stagione. Per fare trekking esistono scarpe leggere, con taglio mid, e scarponcini.

Oltre alle scarpe studiate appositamente per il trekking, esistono anche calzature più basse, tipo da avvicinamento, chiamate da approach, che garantiscono un sostegno inferiore alla caviglia, vengono prodotte con suole più basse, con scanalature minori proprio perché generalmente non vengono usate su terreni accidentati e si consigliano solo a escursionisti esperti.

Su terreni particolarmente impegnativi si consigliano scarpe più strutturate, con suola in grado di fornire una buona riposta al tipo di superficie. Se il trekking viene praticato su sentieri rocciosi, o comunque con molta presenza di roccia, è meglio scegliere scarpe con suole che abbiano una buona superficie di contatto, in modo da ottimizzarne l’aderenza.

Claudio Migliorini in action

Il design della suola gioca un ruolo importantissimo in questo senso. Accanto al design, è necessario parlare del tipo di mescola, ne esistono di diverse, come per esempio la Vibram XS Trek, la Vibram Tront e la Vibram XS Trek EVO. Un’altra tra le più famose nel mondo degli sport outdoor è la Vibram Megagrip, una soluzione che offre una tenuta ottimale sia sulla roccia, che sui terreni bagnati e infangati. Sono diversi i brand che la utilizzano presenti sul mercato. Non bisogna infine dimenticare che la scarpa per un camminatore intensivo deve offrire un ottimo comfort e una buona ammortizzazione. Verificare sempre anche la presenza di protezioni in punta, che aiutano in caso di ostacoli lungo il sentiero”.

Claudio Migliorini
Cura e manutenzione delle suole

“Le suole vanno ripulite dopo ogni utilizzo e fatte asciugare all’aria o comunque non sotto a una fonte diretta di calore, come una stufa. Importante è inoltre non conservarle ancora umide”.

Vibram® è leader mondiale nello sviluppo e nella produzione di suole in gomma ad alte prestazioni
Vibram® è leader mondiale nello sviluppo e nella produzione di suole in gomma ad alte prestazioni

Le suole in pratica

Vibram, per esempio, azienda storica e iconica, leader nella produzione e progettazione di suole, propone diversi tipi di mescole e tecnologie per chi pratica trekking.

Per capire come è fatta una suola da trekking abbiamo parlato con Giordano De Vecchi, responsabile Tester Team in Vibram.

Identikit della suola da trekking

“Per andare in montagna e fare trekking è necessario scegliere calzature specifiche e intermedie tra le scarpe da trail running o fast hiking, e da alpinismo, che hanno caratteristiche strutturali e di performance ben precise.

Per quanto riguarda la suola, formata da intersuola e battistrada, di solito quello che cambia, rispetto per esempio alle calzature da alpinismo, è la tacchettatura del battistrada che risulta meno pronunciata. Cambia leggermente anche il tipo di costruzione e la flessibilità della suola, in quanto nello scarpone specifico da alpinismo è previsto l’utilizzo dei ramponi a gabbietta, semiautomatici o automatici, fattore non contemplato nel trekking e che richiede rigidità maggiore.

L’intersuola può essere costruita in EVA, caratterizzata da leggerezza, poliuretano, caratterizzato da durabilità maggiore, o microporosa, il parente più stretto del materiale usato per gli scarponi da alpinismo. Sono le aziende che valutano il compond migliore da utilizzare per l’intersuola in base alle diverse performance e alla tipologia di prodotti che si vogliono ottenere e produrre.

Il battistrada realizzato in gomma Vibram assicura una qualità e una sicurezza che rendono ottimale la progressione sul sentiero di montagna. Solitamente nei prodotti entry level e nelle fasce di prezzo più basse viene utilizzato invece il poliuretano.

Le tre caratteristiche tecniche più importanti che si valutano in fase di costruzione e progettazione di una suola da trekking sono il grip, garantito da una buona mescola e da una superficie d’appoggio ampia, la durabilità e la trazione su terreni morbidi come il fango, la ghiaia, la neve”.

La celebre suola Carrarmato Vibram

Per approfondire le tecnologie Vibram: compounds.

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