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Protezione solare per sport outdoor sotto il sole

La Dottoressa Antonella Bergamo ci ricorda quali sono le indicazioni più importanti per chi fa sport nella stagione estiva

Alice Dell'Omo Scritto il
da Alice Dell'Omo

Quando si fa sport sotto al sole è bene non dimenticare a casa la crema solare. Dal trail running, agli sport d’acqua, dalla bicicletta al trekking in alta quota le indicazioni sono le stesse. Durante le uscite outdoor infatti, e ogni volta che si è esposti al sole, si dovrebbe usare una protezione solare adeguata. Ma quali sono le indicazioni dei dermatologi?

Lo abbiamo chiesto alla Dottoressa Antonella Bergamo, Dermatologa e Medico di Montagna, presidente della Commissione Medica del Cai Sat (Trentino) e  socia della Società Italiana Medicina di Montagna, con la quale avevamo parlato anche del colpo di calore in montagna e della crema protettiva in montagna.

Photo by Alex Shutin on Unsplash
Intervista
Sport outdoor sotto al sole, quali precauzioni è bene avere?

“Come premessa, ricordiamo che il sole ha un raggio (UVA e UVB) diretto che arriva sulla nostra pelle ed uno riflesso, che va a sommarsi al precedente. Quando si fa sport sotto il sole, quindi  abbiamo il raggio solare dal cielo e quello riflesso, dall’acqua ma anche dalla sabbia, dall’erba, dalla neve e dal ghiaccio. Anche se siamo completamente in ombra di una giornata di bel sole, almeno il 50% delle radiazioni arrivano sulla nostra pelle. In più, il vento, l’aria fresca, che è certamente piacevole, non permettono di percepire il riscaldamento effettivo del sole sulla nostra pelle. E’ fondamentale quindi utilizzare sempre creme protettive ed un abbigliamento adeguato, maglietta, occhiali e cappello a tese larghe per coprire anche collo ed orecchie. La crema con fattore di protezione 50 / 50+ va applicata ancora a casa e rinnovata dopo qualche ora soprattutto dopo il bagno   dopo aver sudato abbondantemente. Le ultime novità nel campo delle protezioni solari, vedono preparati misti, sia chimici che fisici che garantiscono adeguata protezione dai raggi UVA UVB e luce Blu, purchè vengano applicati in modo corretto. Fattore non trascurabile è anche l’attenzione che viene rivolta all’ambiente ed agli oceani nella preparazione di questi filtri solari con un approccio eco-sostenibile“.

Photo by Yury Kirillov on Unsplash
Per i bambini le indicazioni sono le stesse?

“I bambini piccoli hanno la pelle molto più delicata e quindi va protetta con maggiore attenzione. Sotto all’anno è bene che stiano proprio all’ombra, in quanto, come abbiamo già detto, all’ombra arriva il 50% delle radiazioni solari. Quando iniziano a camminare mettiamo in atto tutte le strategie di protezione elencate sopra ricordando di usare creme specifiche che tengano conto della loro pelle delicata. “.

Photo by Markus Spiske on Unsplash
Filtri fisici e chimici, se ne parla parecchio negli ultimi anni: quali differenze ci sono e quale è meglio preferire?

“Una volta si usavano soprattutto creme con filtro chimico e qualche volta con filtro fisico ma creavano una patina bianca difficile da gestire e da spalmare. Oggi esistono preparazioni UVA e UVB che hanno uno schermo misto, molto piacevoli e comode da applicare che assorbono e riflettono i raggi offrendo una protezione contro i danni solari e contemporaneamente minimizzando l’impatto sull’ambiente marino. La dose giusta della crema è la quantità di un polpastrello per una superficie pari alla mano. Lo spray è più difficile da dosare”.

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