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CAMP M Tech

CAMP M Tech zaino da alpinismo 2021/22

Uno zaino leggero e tecnico, progettato per essere portato in parete

Sintesi

Zaino da alpinismo da 22 litri, leggero e robusto dalla forma stretta e allungata per non interferire con l’imbragatura e il materiale durante l'utilizzo in parete.

Riccardo Stacchini, decano dei test di Outdoortest.it

Testato da:

Riccardo Stacchini

il 14/09/2020 a Livigno

83/100

Risultati

Accesso
Accessori portamateriale
Spazi interni
Comfort in azione
Impermeabilità
Materiali
Peso
Stabilità in cammino
Ventilazione
Voto totale 83
Dati test
Data inizio : 14/09/2020 Data fine : 01/02/2021
Campo test : Sentieri a Livigno in bici e a piedi, viaggio in bici sull'Isola d'Ischia, cascate di ghiaccio a Pontresina
Condizioni neve : Neve invernale e ghiaccio
Descrizione terreno : Sterrato, roccioso, erba e terra
Meteo : Soleggiato, variabile, pioggia. Temperatura aria : Da -5° a +25°
Scopri di più sulle nostre recensioni

Scheda tecnica

Peso (gr)
650 gr.
Tasche
1 interna in pvc touchscreen, 1 interna a zip
Sistemi di aggancio materiali
Porta corda, 2 porta piccozze, porta casco, 4 asole interne porta moschettoni
Volume
22 lt.
Sistema idratazione
Predisposto

Le nostre valutazioni

CAMP M Tech è uno zaino tecnico estremamente leggero dedicato all'arrampicata e all'alpinismo, sia su roccia che su ghiaccio. Molto semplice ed essenziale, colpisce per la linea pulita e affusolata. Il peso è veramente al minimo nonostante il volume generoso di 22 litri. Il tessuto esterno è in ripstop con trama esagonale, blu scuro a righe arancioni; internamente il tessuto è spalmato per garantire una barriera a neve e acqua. Bello il contrasto con i dettagli in giallo fluo delle fettucce e del tessuto interno giallo fluo che risulta più leggero, sempre ripstop ma con trama quadrettata. Il fondo dello zaino è nero in tessuto rinforzato.

Passiamo ora ai numerosi dettagli, ai particolari semplici ma ben studiati per affidarsi al trasporto di tutto il materiale necessario. La chiusura dell'apertura principale avviene tramite cordino che scorre attraverso una clip a molla che blocca il cordino nel punto desiderato. Per aprire è sufficiente tirare il lembo giallo cucito sulla clip. Il sistema è estremamente facile e immediato.

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La parte superiore in tessuto giallo funge da prima veloce chiusura (che oltretutto può essere già sufficiente in caso di carico superiore al dovuto), mentre la successiva chiusura avviene tramite la patella superiore che viene ripiegata e fissata tramite la fettuccia gialla regolabile in lunghezza. Quest'ultima si aggancia ad un asola gialla tramite la fibbia metallica che può essere fissata in 2 due diverse posizioni (alta o bassa) in funzione del volume utilizzato. E' presente una seconda fettuccia, identica a quella appena descritta, che può trarre in inganno e che serve per fissare la corda. Questao utilizzo può avvenire in due modi diversi: esternamente e quindi sopra la patella superiore, oppure internamente alla patella. In quest'ultimo caso la fettuccia dovrà essere inserita all'interno dello zaino attraverso la piccola feritoia predisposta anche per il tubo del sistema di idratazione. La sacca per l'idratazione potrà essere disposta nella tasca interna gialla a zip (che però risulta di piccole dimensioni). Sulle bretelle non è presente un passante che risulterebbe utile per fissare il tubo di idratazione.

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All'interno si trova una seconda tasca, sufficientemente ampia per contenere 1 litro di volume. La sua particolarità è di avere il lato trasparente, utilissimo per vedere gli oggetti presenti all'interno e per visualizzare la relazione di una via o la cartina senza dover aprire la cerniera. Inoltre lo strato trasparente è touchscreen compatibile con lo schermo dei cellulari. Per concludere il racconto sulla parte interna, troviamo sui due lati superiori 4 asole (2 per parte) per appendere moschettoni o ferraglia varia da arrampicata.

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Gli spallacci non sono imbottiti ma solo rinforzati internamente. A contatto con la pelle è stato applicato un sottile strato in tessuto nero elasticizzato. La parte superiore degli spallacci è interamente collegata e cucita allo zaino, ottimo sistema per ridurre la possibilità di rotture accidentali della parte che normalmente ha maggiori sollecitazioni durante l'indossaggio, soprattutto a pieno carico. Inferiormente il triangolo di tessuto che collega gli spallacci è ampio e solido, conferisce sicurezza in tenuta e durata.

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La piccola cinta pettorale è semplice, la fettuccia non è elastica e la clip non ha il classico fischietto di emergenza. L'altezza sul petto può essere variata in 4 posizioni in modo pratico e rapido. La cinta ventrale è risicata ed essenziale, si tratta di una semplice fettuccia dello stesso spessore di quello utilizzato per la parte inferiore degli spallacci. Sono velocemente estraibili e regolabili da entrambi i lati. La parte a contatto con la schiena è leggermente imbottita con un sottile pannello in Eva di 6 mm.

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Posteriormente si trovano le varie appendici per il trasporto esterno del materiale. Le piccozze vanno fissate con le lame infilate nel triangolo di tessuto inferiore e assicurate con la fettuccia gialla con clip regolabile in lunghezza. Nella parte superiore i 2 nastri a velcro mantengono verticali i manici delle piccozze. I 2 elastici laterali sono regolabili e nascono per fissare il casco sulla parte posteriore facendo passare l'aletta in plastica all'interno delle feritoie presenti sul casco. In realtà possono servire anche per fissare entrambi i bastoncini e le piccozze insieme. Ai lati estremi sono presenti 4 piccole asole gialle per legare un eventuale extra carico con fettucce non fornite. Tutte le cuciture sono rinforzate da una striscia di tessuto nero ricucito a sua volta sopra le parti accoppiate.

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Ho utilizzato lo zaino CAMP M Tech durante diverse attività outdoor a pratire dall'arrampicata su cascate di ghiaccio a Pontresina in Svizzera. Ho stivato al suo interno tutto il materiale necessario, compresi scarponi, ramponi (dentro la loro custodia), ferraglia, imbrago, corda e thermos. Il caricamento è semplice e rapido, l'ampia apertura superiore permette di trovare velocemente tutto l'occorrente. Il sistema di apertura/chiusura con cordino e clip a molla è pratico e funzionale. Anche la patella superiore si maneggia velocemente, una volta agganciata la fibbia metallica all'asola lo scorrimento della fettuccia è rapido e affidabile. La cinta ventrale è posizionata alta sulla vita e non interferisce con l'imbrago.

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La seconda fettuccia è invece di ingombro se non viene utilizzata per fissare superiormente la corda; in questo caso conviene farla passare all'interno dello zaino attraverso la piccola fessura per evitare che penzoli in modo fastidioso. Nel caso si debba trasportare la corda sullo zaino preferisco legarla all'interno della patella (con la fettuccia passata all'interno) altrimenti la corda tende a scivolare lateralmente. In questa modalità la corda è meglio bloccata dalla patella che è indubbiamente più larga rispetto alla singola fettuccia. Solitamente la corda si dovrebbe fissare anche ai due lati tramite le 2 fettucce superiori porta sci, che in questo zaino però non sono presenti (dato che nasce per l'arrampicata). Solo nel caso in cui lo zaino sia stracolmo si legherà la corda al di sopra di tutto con la fettuccia passata dall'esterno magari utilizzando le 2 piccole asole superiori poste sui fianchi dello zaino per aggiungere una fettuccia lunga che mantenga in sede gli anelli di corda laterali (le 2 asole sono però troppo piccole, le avrei preferite più ampie).

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Una seconda tipologia di utilizzo è avvenuta durante un trekking a Livigno, per circa 500 metri di dislivello in salita e successivamente in discesa, con bellissima vista sul lago. In questo caso ho riempito lo zaino per circa il 70% della sua capienza massima. Ho introdotto anche il sistema di idratazione inserendo la sacca dell'acqua all'interno della tasca gialla per circa 3/4 dato che la sacca è troppo corta (in ogni caso ha mantenuto correttamente la sacca in posizione). Il tubo non si riesce a fissare sullo spallaccio e per bloccarlo si deve inserire all'interno della fascia pettorale. Con qualche adattamento risulta valido l'utilizzo dello zaino anche se non propriamente da trekking.
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Un terzo uso dello zaino CAMP M Tech è avvenuto in bici, con una full suspended assistita. A Livigno sono salito attraverso la Val Federia fino all'arrivo del Carosello 3000 per proseguire poi fino al Baitel del Madonon. Inizialmente su strada sterrata per trasformarsi poi in sentiero in mezza costa e in cresta, a tratti con passaggi esposti. Ho riempito lo zaino con tutto il necessario per cambiarmi, per mangiare e per dormire dentro al baitel. Gli spallacci restavano bene in sede e non intralciavano i movimenti durante la pedalata. Il materiale occupava circa il 90% della capienza totale dello zaino. Il giorno successivo sono sceso lungo i tracciati di downhill del Carosello 3000 senza soffrire il peso dello zaino, in armonia con gli spallacci e con lo schienale. Lo schienale tende a ruotare lateralmente dato che è piatto e non ergonomico, è necessario quindi allacciare sempre le due fasce ventrale e pettorale in modo accurato.
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Un secondo utilizzo in bici durante un viaggio itinerante sull'Isola di Ischia. In questo caso ho dovuto stipare tutto il materiale necessario per 3 giorni (cibo escluso). Utilizzato a pieno carico lo schienale si gonfia eccessivamente dato che il pannello in Eva a supporto della schiena è alquanto sottile. In questo caso la parte a contatto non segue la linea naturale della schiena premendo soprattutto sulla parte centrale. Questo concetto non vale solo nell'utilizzo in bici ma anche in arrampicata o alpinismo. Nel caso si debba caricare totalmente lo zaino conviene quindi posizionare strategicamente il carico in modo da evitare gli oggetti duri e spigolosi a contatto con la schiena.
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Destinazione e consigli d'uso

CAMP M Tech è uno zaino creato per un utilizzo in parete, sia di roccia che di ghiaccio. Semplice, senza tanti fronzoli inutili e con una linea affusolata per evitare di impigliarsi o incastrarsi durante le fasi delicate dell'arrampicata. Essenziali ma molto pratici i piccoli accessori per fissare il materiale all'esterno dello zaino.

Gli ulteriori utilizzi sono sempre possibili, come d'altra parte ho fatto, a patto che ci si adatti con qualche accorgimento per evitare fatica e problemi. Come tutte le cose, con ingegno e fantasia, si riesce a trasformare un oggetto dedicato ad un solo utilizzo in oggetto multisport. Ma questo è un altro discorso... quindi, ottimo zaino per il motivo per cui è stato costruito, perfetto per avvicinamenti e arrampicate in giornata, per un alpinismo veloce e dinamico.

Non adatto per lunghi trekking in cui serve maggiore imbottitura in aggiunta a tasche e ulteriori aperture per rendere più comoda la ricerca di oggetti al suo interno.

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Marca Camp
Modello:M Tech 22L
Attività:Alpinismo, arrampicata, ghiaccio
Utilizzatore:

Intermedio

 

In evoluzione

 

Esperto

 
Anno:2022
Prezzo:79.9 €

Dice l'azienda

CAMP M Tech è uno zaino da alpinismo da 22 litri disegnato per essere portato in parete. Comodo, robusto e funzionale, presenta una forma stretta e allungata che garantisce il massimo comfort durante la scalata, non andando a interferire con l’imbracatura e il materiale. La sua capacità lo rende perfetto per le ascensioni in giornata, in stile leggero, dalle Dolomiti al Monte Bianco e oltre. Ideale inoltre per le vie sportive multipitch e le cascate di ghiaccio. La parte superiore degli spallacci è studiata per poter infilare la piccozza tra lo zaino e la schiena senza che dia fastidio: un dettaglio estremamente utile in quelle salite che alternano tratti dove occorre arrampicare con entrambe le mani (o comunque momenti in cui bisogna averle libere) a tratti dove è necessario usare la piccozza (che resta immediatamente a disposizione). La tasca integrata nella patella di chiusura è dotata di interno trasparente touchscreen: basta quindi aprire lo zaino per avere rapido accesso alla relazione della salita o allo smartphone. Il porta corda consente due modalità di utilizzo: corda alloggiata sotto la patella di chiusura (se lo zaino non è completamente pieno) e corda alloggiata sopra la patella (se lo zaino è pieno). Peso 650 g

Testato a:
Livigno

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