Il 30 settembre le Guide Alpine lombarde tengono lezioni gratuite di arrampicata aperte a tutti, quindi a chi non ha mai provato come a chi sa già scalare, ai ragazzini e ai pensionati. Si tengono in 5 diverse falesie della Lombardia: Galbiate e Introbio in provincia di Lecco, la Sirta in provincia di Sondrio, Cividate Camuno nel bresciano e a Onore nella bergamasca.
Le lezioni gratuite di arrampicata saranno sulla tecnica (schemi motori, fondamentali dell’arrampicata e progressioni) e sulle manovre di sicurezza (uso corretto del materiale, nodi e tecniche di assicurazione). Le Guide Alpine e gli Aspiranti Guide forniranno a chi ne avesse bisogno i materiali necessari alla scalata: scarpette, imbrago e casco. La giornata comincerà in ogni falesia alle ore 9 e si chiuderà alle 17 ed è aperta anche i minori di età superiore ai 10 anni, purché accompagnati da un genitore o da un tutore legale.
Per partecipare alle lezioni gratuite di arrampicata è necessario iscriversi inviando email alla segreteria del Collegio Lombardo all’indirizzo segreteria@guidealpine.lombardia.it, indicando nome, cognome ed età del partecipante, numero di scarpe e falesia scelta. La segreteria invierà risposta di ricevuta iscrizione e fornirà dettagli circa il luogo del ritrovo.
L’iniziativa replica il grande successo dell’anno scorso, che contò circa 200 iscrizioni e centinaia di persone ad assistere all’evento. Organizzata dal Collegio Guide Alpine Lombardia e da Regione Lombardia, ha lo scopo di diffondere un corretto approccio all’arrampicata in falesia. Il messaggio infatti, che la giornata si propone di diffondere è che anche in un ambiente ben attrezzato come una falesia, comprese quelle restaurate in modo impeccabile, gli utilizzatori sono responsabili della propria protezione che non può mai essere demandata e pertanto devono conoscere tutte le tecniche necessarie per un utilizzo corretto delle attrezzature.
“L’arrampicata non è un’attività esente da pericoli – spiega Fabrizio Pina, presidente Guide alpine Lombardia -. Gli interventi messi in atto nel progetto di valorizzazione delle falesie lecchesi, ovvero la bonifica e la chiodatura di 9 siti d’arrampicata, sono stati degli interventi importanti che hanno abbassato notevolmente i rischi, ma non li hanno eliminati totalmente, in quanto questo non è possibile, non dobbiamo mai dimenticare che siamo su terreno naturale, soggetto ad un inevitabile processo di modificazione nel corso del tempo. Sarebbe un grosso errore assimilare questi siti a impianti sportivi. E’ invece molto importante approcciarsi con consapevolezza, preparazione e atteggiamenti opportuni a questa bellissima attività nelle nostre belle falesie Lecchesi che dopo questi interventi di manutenzione vivono un ottimo stato di salute.”