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Le aziende Italiane ad OutDoor by ISPO

Accorgimenti e strategie per essere più sostenibili

Letizia Scritto il
da Letizia Ortalli

Negli ultimi mesi c’è stato un vero e proprio risveglio delle coscienze per ciò che riguarda la sostenibilità e le sorti del pianeta sul quale viviamo. Sarà merito dei media, o sarà che è nostra indole affacciarci ai problemi quando siamo già con l’acqua alla gola, fatto sta che il grido di allarme non è mai stato così forte, ci siamo dentro ed è arrivato il momento di agire concretamente.

Le sorti del nostro pianeta sembrano ormai segnate, salvo si verifichi in tempi brevi un vero cambio di direzione da parte di tutti noi. 

Il mercato outdoor, ha molto a cuore la natura e gli spazi dove lo si pratica e tra i vari settori merceologici è quello che si sta muovendo più in fretta e responsabilmente per creare il minor impatto possibile.

Tra tutti i passaggi della filiera del prodotto, ultimo, ma non per importanza ci sono le fiere di settore. Momenti in cui quasi tutti i marchi “mettono in scena” le collezioni dell’anno futuro. Durante questi giorni si può trovare di tutto e di più, dai produttori di tessuti, alle aziende terziste, ma sopratutto i brand finiti. Una serie di stand che poco ostentano la propria grandezza, vantando le tanto attese novità.

Un vero e proprio movimento di persone e materiali che, come potete immaginare, produce tonnellate di scarti e immondizia il più delle volte difficili da riciclare.

A poche settimane dalla fiera OutDoor by ISPO, la più importante in Europa, abbiamo posto il quesito della sostenibilità sia alla fiera in sé (potete trovare l’articolo QUI) che alle principali aziende italiane che vi partecipano, per capire come hanno deciso di affrontare l’argomento sostenibilità in fiera.

In tutti i casi è forte la motivazione a voler cambiare le proprie abitudini, a livello di strategia aziendale globale ed anche durante la fiera, anche se non sempre si riescono ad attuare nel breve termine. 

Tra le aziende intervistate è importante trovare soluzioni eco-compatibili che vengano giustificate anche a livello di costi. E quindi si punta sulla creazione di stand riutilizzabili negli anni, si abolisce il materiale stampato e l’utilizzo della plastica per quanto possibile. Le aziende si forniscono da produttori a km 0 per i propri servizi di ristorazione facendo una riflessione sugli scarti, che siano compostabili.

Abbiamo parlato di questo con Montura, che ha da sempre tra i suoi principali obiettivi l’ attenzione alla sostenibilità ed all’ottimizzazione delle risorse di ogni genere, un processo di routine quotidiana che viene posto al centro di ogni attività dentro e fuori dall’azienda.  

“Dalla realizzazione dello stand, eseguita interamente dal personale addetto alla falegnameria di proprietà dell’azienda, fino allo stesso assemblaggio in fiera con meccanismi innovativi basati su incastri di strutture in legno artigianali finalizzati al risparmio di ogni materiale superfluo ed all’ottimizzazione dei tempi e dell’impiego di risorse umane. La stessa falegnameria che da anni produce anche tutto l’arredamento necessario per i Montura Store dislocati in tutta Europa. Montura ha raggiunto un’elevata efficienza in ogni processo organizzativo e logistico per la gestione degli interi processi riguardanti gli appuntamenti fieristici annuali e nella fattispecie, l’utilizzo dei vari moduli che compongono lo stand è ripetuto negli anni e solo adeguato parzialmente alle specifiche esigenze di ogni fiera.”

Con Garmont si parla della rinuncia al materiale stampato: “ la prima novità che l’azienda porterà ad Outdoor sarà la rinuncia al materiale stampato – cataloghi, leaflet e quanto altro: al di là di un ampio ripensamento dell’integrazione digitale all’interno dello stand, c’è il desiderio di rinunciare alle grandi tirature di carta (spesso peraltro poco pratiche o valorizzate) e fare la propria parte nel salvaguardare il patrimonio delle foreste e di tutti i luoghi ai quali ci rivolgiamo per sentirci – appunto – Wild. Per quanto risulterà realmente indispensabile stampare, Garmont punterà su carta riciclata certificata. Come detto, è un piccolo segnale ma che vuole essere il primo approccio ad una modalità più sostenibile, in fiera e non soltanto.”

Aku partecipa all’ iniziativa di EOCA, che incoraggia i suoi membri a sottoscrivere l’impegno ad essere più sostenibili riducendo l’utilizzo di rifiuti in plastica monouso ed attuando strategie per la sensibilizzazione dei dipendenti e dei visitatori. Infatti gli stand forniranno acqua ai visitatori che potranno riempire le proprie bottiglie, e saranno evitati cibi o bevande dalle confezioni monouso. Coerentemente è stato abolito l’utilizzo di piattini, bicchieri, palette e bottiglie di plastica, utilizzando solo vetro e materiale compostabile.

Oltre a questo EOCA ha indetto una raccolta fondi pubblica dove ogni 10€ raccolti si potrà ripulire un’area della grandezza di due piscine olimpioniche.

AZIENDE

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