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Imbrago da arrampicata, come sceglierlo?

I consigli della Guida Alpina Uberto Piloni del team Mammut

Letizia Scritto il
da Letizia Ortalli

Vi state appassionando sempre di più al mondo dell’arrampicata ed è arrivato il momento di comprare il vostro primo imbrago da arrampicata, si ma, sapete come sceglierlo?

Il mondo delle attrezzature outdoor offre ogni anno prodotti sempre più tecnologici adatti a soddisfare le esigenze dei climber più esigenti, ma per scegliere e avere cura del proprio imbrago ci sono delle attenzioni alle quali non possiamo fare a meno di porre un occhio di riguardo. Nell’ intervista a Uberto Piloni, Guida Alpina e consulente e promoter di Mammut in Italia, cerchiamo di rispondere alle più comuni domande che si pone ci è alla ricerca di un imbrago da arrampicata.

Vado a comperare un imbrago, come lo scelgo?

“L’imbrago andrebbe scelto attentamente non in base al colore o al prezzo ma in base alla tipologia di attività che viene praticata : solo falesia, falesie e vie lunghe, alpinismo, vie ferrate. Alcune caratteristiche dovrebbero essere prese in considerazione con attenzione per evitare di ritrovarsi con qualcosa che non soddisfa appieno le nostre esigenze.”

imbrago da arrampicata
The Face verlangt Mammut Pro Team Athletin Babsy Bacher alles ab. (PHOTOPRESS/Mammut/Rainer Eder)

Da quali parti è composto un imbrago?

“L’imbrago si compone della cintura, regolabile, dove sono inseriti i portamateriali 2 o 4 in base agli utilizzi, dai cosciali che possono essere fissi o regolabili (con fibbie di regolazione). Cintura e cosciali sono uniti anteriormente tramite l’anello di servizio (o di assicurazione), il punto più importante dell’ imbragatura e posteriormente da fettucce elastiche spesso regolabili.

Nella parete posteriore della cintura è presente un piccolo anello per il fissaggio del sacchetto della magnesite. Alcune imbragature sono predisposte per l’inserimento di appositi moschettoni portamateriale”

ph. Mammut

Che tipi di imbraghi esistono e che differenza di utilizzo hanno?

“Essenzialmente imbraghi alti e bassi. I primi caratterizzati anche da una parte superiore utilizzati sino alla fine degli anni 80 in alpinismo ora impiegati  in ambito lavorativo (montaggi industriali, lavori in parete ecc..). I secondi sono quelli normalmente utilizzati in ambito arrampicata alpinismo in generale si differenziano in fissi e regolabili  (3 o 4 regolazioni) dove i regolabili consentono solitamente una maggiore gamma di utilizzi in tutte le stagioni.

Altra differenza è data dall’altezza della cintura e cosciali o dal tipo di costruzione che consente un maggior sostegno e quindi un miglior confort per chi deve stare più tempo appeso in parete (vie lunghe). Per l’arrampicata sportiva si punta invece ad un giusto mix tra sostegno, comfort e leggerezza importante per le prestazioni al top. Per lo scialpinismo sono recentemente nate imbragature minimali dove la leggerezza è il requisito fondamentale.”

Come scegliere la taglia giusta?

“L’imbrago dovrebbe sempre essere provato. Per definire la taglia giusta, è importante capire che utilizzo ne faremo: se solo falesia si può pensare ad un modello con cosciali fissi, se l’utilizzo è più “alpinistico”, magari anche per attività invernali, dove si è maggiormente vestiti, meglio optare per un modello regolabile. Da ricordare che esistono imbragature per uomini e donne che tengono opportunamente conto delle diverse taglie e morfologie.”

Quando è tempo di cambiare l’imbrago?

Le ditte indicano 10 anni dalla data di produzione, data indicata nel libretto cartaceo e sull’etichetta dell’imbrago. L’imbrago, nel suo corso di vita, è continuamente sollecitato da cadute e sospensioni prolungate, oltre ad andare incontro a lacerazioni e abrasioni dovuti allo sfregamento con la roccia  ed ancora più importante un inesorabile deterioramento dovuto dai raggi UV. Per questi motivi, è vivamente consigliato riporre a fine uso l’imbrago nell’apposito sacchetto e riposto in un posto non sotto la luce solare diretta.

Dopo ogni utilizzo, va verificata in particolar modo la zona dell’anello di servizio e i collegamenti a cintura e cosciali alcune ditte hanno protetto queste zone per allungare la vita dell’imbrago.

Non esitare a cambiare l’imbrago in caso di utilizzo frequente o in caso di visibili danni ad una delle parti che lo costituiscono. Ed ancora più importante, non prestare o rivendere imbracature utilizzate che abbiamo superato i 10 anni di vita!!!”

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