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“Dear Rider”: Il documentario dedicato a Jake Burton Carpenter creatore dello snowboard

Jake Burton Carpenter mente geniale che ha trasformato lo snowboard in un fenomeno globale e culturale. Noi di outdoortest.it abbiamo intervistato il figlio George Burton Carpenter.

Daria Bondavalli e outdoortest Scritto il
da Daria Bondavalli

Il documentario intimo e rivelatore contiene interviste con la famiglia di Jake, i suoi amici e i compagni di snowboard, tra cui le icone dello snowboard, Shaun White, Kelly Clark e Mark McMorris, oltre ad una notevole quantità di materiale d’archivio e filmati privati. DEAR RIDER rende omaggio agli amati “riders” di Jake, il pubblico a cui si è fedelmente rivolto ogni anno, per decenni, sulla prima pagina dei cataloghi della sua azienda di snowboard. A narrare i diversi passaggi del film, l’acclamato attore Woody Harrelson, amico intimo di Jake.

 

Jake Burton Carpenter e snowboard
Jake Burton Carpenter – foto anni 70′

 

Ispirato dallo Snurfer, una tavola di legno simile ad un surf, Jake creò il suo primo snowboard nel 1977 come alternativa economica agli sci. Da quel momento si dedicò allo sviluppo di tavole sempre più versatili, incoraggiando le stazioni sciistiche, gli sponsor e gli atleti di livello mondiale ad intraprendere quello che i media avevano soprannominato “il peggior nuovo sport”. Alla fine degli anni ’90, la visione di Jake aveva catapultato la cultura punk dello snowboard in tutto il mondo sulla scena mondiale dello sport competitivo: le Olimpiadi.

 

Jake Burton Carpenter e snowboard
Jake Burton Carpenter

 

Jake Burton Carpenter non è stata solo la mente e la mano geniale che ha creato la storia dello snowboard ma è stato anche un uomo che ha ispirato generazioni a “non mollare mai”. Se da una parte la sua vita è stata costellata di successi dall’altra è stata una sfida continua sia dal punto di vista personale che professionale, in realtà questa distinzione nella vita di Jake non c’è mai stata, lui stesso ha detto in un’intervista: “ci ho messo tutta la mia energia, passione, determinazione, amore e tempo”.

Noi di outdoortest.it abbiamo intervistato il figlio di Jake, George Burton Carpenter, che ci ha raccontato il dietro le quinte di questo documentario imperdibile.

 

Cosa c’è dietro la scelta del titiolo “Dear Rider”?

Dear Rider erano le due parole con cui mio padre iniziava l’introduzione del catalogo Burton, che scriveva ogni anno, prima dell’arrivo di internet. Con queste due parole mio padre “apriva una finestra” per  comunicare cosa stava accadendo in azienda e con il prodotto. Mio padre le usò anche quando volle comunicare la diagnosi del cancro. Per mio padre i dipendenti, l’azienda, e la famiglia erano una cosa sola: una grande famiglia e oggi è ancora così. Il rapporto tra la Burton e i suoi clienti per mio padre è stato sempre onesto e trasparente; per mio padre era una comunità, era come una casa che lui stesso aveva creato.

 

Jake Burton Carpenter e snowboard
Jake Burton Carpenter

 

Come è nata l’idea del documentario?

L’idea del documentario è partita inizialmente da mio padre nel 2017, e un paio di anni fa, i produttori e il regista mi hanno chiamato per finire quello che mio padre aveva iniziato. L’abbiamo completato tutti assieme, la famiglia e il gruppo di lavoro che mio padre aveva selezionato e con cui aveva stretto una grande amicizia. Mio padre è sempre stato un uomo molto capace nel valutare il valore dietro alla persona.

Quando ho ripreso in mano il lavoro che aveva fatto mio padre, ho sentito un grande senso di responsabilità, nei suoi confronti e nei confronti della comunità degli snowboarders nel portare a termine questo importante contributo storico che lui voleva lasciare. Ora che è stato completato e in USA è uscito, grazie alla collaborazione con HBO, sento un insieme di emozioni che vanno dal sollievo, alla felicità, alla gratitudine nei confronti di tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione di “Dear Rider” incluso il partner Red Bull.

 

A chi è rivolto “Dear rider”?

Il documentario parla a tutti, è un elogio a risvegliare lo spirito. “Fai quello che ami, segui la tua passione in modo autentico, in modo totale e con tanto amore e senza mollare mai”. Il motto è “Too strong to fail”. Per la comunità degli snowboarders è un documentario ricco di dettagli della storia dello snowboard, di mio padre, della nostra azienda; in realtà è una sola storia che racconta attraverso la vita di mio padre la realizzazione di un sogno e di quanto fosse fiero e parte della grande comunità degli snowboarders. Vogliamo che la comunità si allarghi quindi siamo pronti per accogliere nuovi snowboarders; non è solo uno sport ma è uno stile di vita che incoraggia a stare vicino alla natura e creare nuove amicizie.

 

DEAR RIDER è una produzione Red Bull Media House, diretta da Fernando Villena; prodotta da Ben Bryan e Clark Fyans; montaggio a cura di Rose Corr e Fernando Villena.

 

 DEAR RIDER è disponibile su Digital Download dal 24 gennaio 2022

Ecco qui il trailer

 

 


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