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APP vs GPS: qual è il miglior modo per orientarsi in montagna?

Pro e contro di due tecnologie diverse e come usarle

Cecilia Mariani Scritto il
da Cecilia Mariani

Gli escursionisti di vecchia data si ricorderanno di quando gli unici strumenti utili per orientarsi in montagna erano bussola e cartina. Beh, negli ultimi anni, e con l’avvento dei GPS prima e degli smartphone poi, tutto è cambiato. Al giorno d’oggi ci sono una quantità infinita di strumenti e tecnologie utili per orientarsi in montagna, pianificare un’escursione e tracciare il percorso seguito. Da un lato il buon “vecchio” GPS portatile, e dall’altro una delle centinaia di applicazioni per smartphone disponibili gratuitamente, o quasi. Vediamo insieme i vantaggi e gli svantaggi di questi strumenti diversi, ma in fondo molto simili.

Qual è il miglior modo per orientarsi in montagna? Photo by Hendrik Morkel on Unsplash

GPS portatile

Partiamo dallo strumento più “anziano” tra i due: il GPS portatile. Questo strumento è stato progettato per un’unica funzione, e cioè l’orientamento in montagna. Sa fare, quindi, una sola cosa, ma la sa fare bene. Le mappe possono essere acquistate e caricate direttamente sul GPS tramite un software, e sono praticamente una versione digitale delle mappe cartacee ufficiali. Queste possono essere acquistate in base al paese di interesse, oppure dell’area geografica. Alcuni marchi, come ad esempio Garmin, offrono anche la possibilità di comprare una certa quantità di metri quadri e poi di scegliere i singoli riquadri che ci servono. Se non ci interessano i minimi particolari, esiste poi la possibilità di installare delle mappe meno dettagliate (OpenStreet Maps) che possono essere scaricate gratuitamente online e poi trasferite facilmente sul nostro GPS. Queste sono ovviamente meno precise delle mappe ufficiali ma comunque molto utili in caso di emergenza.

Un’altra funzione dei GPS portatili è la possibilità di tracciare un percorso mentre lo stiamo percorrendo e salvarlo direttamente sul dispositivo. Se dovessimo averne la necessità, è possibile utilizzare la modalità “track back” e seguire il percorso appena tracciato al contrario. Quesa funzione è molto utile nel caso avessimo difficoltà a trovare la strada del ritorno, ad esempio per motivi di visibilità, oppure se stiamo seguendo un percorso su neve ma non c’è la traccia. In caso di necessità, poi, il GPS ci fornisce dati precisi sulla nostra posizione, come l’altitudine e le coordinate precise del luogo in cui ci troviamo, utili nel caso dovessimo chiamare i soccorsi.

I dispositivi GPS portatili sono ideati per l’orientamento in montagna. Photo by Egor Myznik on Unsplash

Vediamo quindi i vantaggi e gli svantaggi del GPS portatile:

Pro:
  • È uno strumento studiato esclusivamente per l’orientamento, preciso e affidabile;
  • La batteria dura molto a lungo, anche per escursioni di diversi giorni;
  • È molto più robusto di uno smartphone, e spesso è resistente all’acqua, rendendolo affidabile in tutte le condizioni.
Contro:
  • Il prezzo elevato di questi dispositivi e delle relative mappe che bisogna acquistare separatamente per poterli utilizzare è sicuramente un elemento a loro svantaggio. C’è però un grande mercato di dispositivi usati, online e non, che potrebbe ovviare a questo inconveniente.
GPS e cartine sono strumenti utili per pianificare un’escursione. Photo by Drew Collins on Unsplash

Applicazioni per smartphone

Passiamo adesso a parlare delle applicazioni per smartphone. Queste, negli ultimi anni, hanno sicuramente preso piede e, in molti, casi, si sono sostituite ai GPS.

La maggior parte di queste app sono accessibili a tutti gratuitamente, possono essere scaricate direttamente sul telefono e includono delle mappe base. Esistono poi, in molti casi, versioni pro a pagamento, e spesso sono disponibili diverse tipologie di abbonamenti con diversi costi, che consentono di scaricare e utilizzare le mappe ufficiali più dettagliate. Le mappe presenti nell’app sono sempre disponibili in presenza di connessione, ma bisogna ricordarsi di scaricarle direttamente sul telefono per poterle utilizzare in modalità offline, anche quando non c’è segnale.

Un’altra caratteristica di alcune di queste app e quella di essere collegate a una community di appassionati dove ognuno può condividere i propri percorsi e consultare quelli caricati dagli altri utenti. Questo è molto utile nel momento in cui stiamo pianificando un’uscita, ma è importante accertarsi che la fonte da cui prendiamo le informazioni sia affidabile.

Come nei GPS, anche queste app offrono la possibilità di tracciare i percorsi e seguire tracce già realizzate.

Esistono moltissime app di orientamento per smartphone. Photo by Mael Ballard on Unsplash

Ecco quindi i vantaggi e gli svantaggi delle applicazioni per smartphone:

Pro:
  • Tutto in un unico dispositivo. Dato che il telefono è sempre con noi, non c’è bisogno di portarsi dietro un dispositivo in più solo per l’orientamento;
  • Estremamente facili e intuitive da usare;
  • La versione base è gratuita.
Contro:
  • Il più grande svantaggio legato all’utilizzo dello smartphone per l’orientamento è la durata della batteria, che diminuisce drasticamente mentre tracciamo un percorso o seguiamo una traccia preesistente. O ancora, alcuni smartphone non funzionano con temperature troppo basse, e tendono a scaricarsi molto velocemente. Non sarebbe l’ideale trovarsi senza batteria in caso di emergenza, e non poter quindi fare affidamento su uno strumento fondamentale in quel momento;
  • Bisogna ricordarsi di scaricare le mappe per poterle usare in modalità offline.
Orientarsi con la cartina. Photo by Daniil Silantev on Unsplash.

Conclusioni

Entrambe queste tecnologie sono estremamente valide e ciascuna può essere utile se usata nel contesto più adeguato. Ad esempio, per escursioni brevi uno smartphone può essere più che sufficiente, mentre per uscite di più giorni è indispensabile poter contare sulla durata della batteria di un GPS portatile. Resta comunque fondamentale familiarizzarsi con il proprio dispositivo prima di partire, studiarne le varie funzioni ed essere sicuri di saperlo usare in caso dovessimo trovarci in una situazione di emergenza.

In ogni caso, nonostante queste tecnologie abbiano fatto passi da gigante negli ultimi anni, è doveroso sottolineare che non potranno mai sostituire completamente la buona vecchia accoppiata cartina e bussola. È quindi fondamentale portarle sempre con se durante un’escursione, e assicurarsi di saperle usare. Se tutto il resto dovesse fallire, sono gli unici strumenti in grado di toglierci dai guai.


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