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Alpinismo invernale: cos’è e come si inizia ?

I consigli di Adriano Selva, Istruttore delle Guide Alpine e sales agent di C.A.M.P.

Letizia Scritto il
da Letizia Ortalli

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Quando si parla di alpinismo invernale la mente vaga verso le più alte cime innevate, dove piccozza e ramponi sono gli strumenti necessari per raggiungere le mete ambite che richiedono un’attenta pianificazione. Si tratta di una disciplina severa e faticosa, che d’altro canto regala fortissime emozioni: le sveglie prima dell’alba saranno più che ripagate dalla luce del sole che si leva su uno scenario spettacolare.

Per iniziare a praticare questo sport non è necessario essere forti scalatori, ma una buona preparazione fisica sicuramente non guasta. Il percorso per raggiungere le grandi pareti delle Alpi è fatto di step ai quali anche gli appassionati si possono avvicinare per poter godere appieno di tutta quella bellezza.

Ma che cos’è realmente l’alpinismo invernale? Ne abbiamo parlato con Adriano Selva, Istruttore Nazionale delle Guide Alpine e agente di C.A.M.P.

Cosa si intende quando si parla di alpinismo invernale?

La definizione di alpinismo classico invernale che possiamo dare ad un neofita è camminare su neve o ghiaccio per raggiungere la cima di una montagna nel periodo che va da ottobre a marzo, dotati di piccozza e ramponi ossia dispositivi di sicurezza che possono aiutarci in caso di scivolamento.

Da qui, poi, le attività dell’alpinismo invernale si fanno via via sempre più impegnative, passando per le risalite dei canali, che presentano difficoltà tecniche leggermente maggiori dovute anche all’esposizione del pendio e alla presenza talvolta di roccia o ghiaccio.

Nell’area del Lecchese potrebbero essere identificate con la zona dei Campelli ai Piani di Bobbio o i canali del Resegone: si tratta di aree molto didattiche, un vero parco giochi per chi vuole avvicinarsi all’alpinismo invernale!

Una volta a proprio agio in queste situazioni si può pensare più in grande e passare ad un alpinismo invernale più tecnico in cui si scalano le montagne per vie più esposte, dove sarà necessario arrampicare su terreno misto, roccia e ghiaccio o risalire cascate di ghiaccio.

Come si può iniziare?

Il consiglio è sicuramente quello di scegliere le salite in base alle proprie capacità. Se si parte completamente da zero, allora è meglio formarsi con l’aiuto di un professionista. Le Guide Alpine propongono corsi di alpinismo invernale o uscite singole in base alle proprie necessità e al tempo a disposizione.

La Guida Alpina, oltre a sapervi portare in montagna, sarà in grado di formarvi dandovi le basi per poter andare in autonomia ed indirizzarvi verso itinerari alla vostra portata. Accompagnati da questa figura, avrete la sicurezza di investire il vostro tempo in competenze che vi faranno partire con una buona base tecnica.

Quali attenzioni dobbiamo avere in fase di pianificazione?

L’alpinismo invernale a tutti i livelli implica molta attenzione nella pianificazione dell’itinerario: andranno valutati fattori come le ore di luce, le varie esposizioni dell’itinerario, la qualità e la quantità di neve al suolo, la lettura dei bollettini nivometeorologici, le temperature. Spesso è buona norma raccogliere informazioni dalle Guide Alpine del posto che sapranno dirvi le condizioni dell’area.

Una volta scelto l’itinerario e raccolte le informazioni necessarie è sempre buona norma informare a casa dove siamo diretti. E in caso di incidente chiamare il numero unico per le emergenze, ossia il 112.

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