La Sportiva Kaptiva è la nuova entrata nella casa La Sportiva per le
Sky running e la
corsa in montagna di
media e
lunga distanza, studiata ed ideata su richiesta degli atleti, è un concentrato di comodità, stabilità e sensibilità.
A prima vista si notano alcuni dettagli che ricordano la VK della medesima casa, tuttavia è un prodotto completamente innovativo.
Con questo modello La Sportiva ha tirato fuori dal cappello una calzatura dal 100 e lode: “sembra di mettersi una calza” è stata la mia prima considerazione! È dotata di
fodera e collarino elastico (mono-strato)
Dirt-Guard che avvolgono perfettamente il collo del piede/caviglia dando una sensazione di comfort, anche dopo diverse ore di movimento. L’aderenza di questo elastico impedisce inoltre a detriti o impurità di entrare.
Priva di volumi vuoti, fa si' che ogni movimento del piede diventi espressione dello stesso, permettendo di avere una precisione maniacale.
Internamente il piede appoggia sul plantare ergonomico
Ortholite ® Ergonomic 4mm che ne amplifica la comodità e la stabilità.
Il sistema di allacciatura a stringhe morbide è di stampo classico, tuttavia i passanti sono parte integrante della tomaia e rendono la regolazione perfettamente personalizzabile e precisa. La linguetta è elastica, come il sovracitato collarino, con un imbottitura piramidale che si spinge verso la parte anteriore della calzatura e assicura protezione dall’attrito dei lacci alla parte superiore del piede.
Fodera e tomaia si fondono insieme con un
mesh antiscivolo traspirante e
rinforzi senza cuciture in TPU per garantire comfort, struttura e durabilità. In punta non troviamo il solito puntalino protettivo ma una sezione di TPU.
La traspirazione è discreta, anche se ho notato che su di me si comporta meglio con temperature al di sotto dei 15°. Non essendo dotata di membrana idrorepellente ovviamente si bagna, tuttavia i materiali da cui è composta non tendono a trattenere l’acqua che quindi ha la possibilità di evaporare facilmente durante l’attività.
La suola
FriXion White è composta da una gomma dalla notevole durata, con
tasselli a inclinazione differenziata predisposti per il montaggio dei chiodi
AT Grip Spike che permettono l’utilizzo di questa calzatura davvero su tutte le tipologie di terreno
Le
Flex Grooves (longidudinali) consentono una
buona flessibilità soprattutto nella sezione dell’avampiede, da cui ne deriva
ottimo roll,
adattabilità a svariati tipi di pendio, una piu’ veloce pulizia della suola e conseguentemente un maggior grip.
L’Impact Brake System tutela il piede durante la corsa, garantisce, insieme all’
intersuola in EVA a compressione ed
inserti in TPU, il giusto grado di ammortizzazione e stabilizza la calzatura dai movimenti torsionali.
I test si sono svolti in piu’ giornate, su
sentieri montani con temperature e meteo nettamente autunnali, con terreni asciutti.
Nella prima giornata ho provato a mettere in difficoltà questa calzatura percorrendo di gran lena un tratto ripido e tecnico, il riscontro è stato positivo: In salita il
grip e la trazione sono stati da manuale, la
sensibilità sotto il piede è
buona come anche la
stabilità! La sensazione che ho avvertito è stata la stabilità, mi sentivo ancorata al terreno! Feedback che ho avvertito dal primo momento e che si è protratto per tutta la durata dei test.
In discesa sempre su terreni ripidi e disconnessi si è difesa altrettanto bene, mi sono sentita
sicura e supportata in ogni passo, anche il sistema di
ammortizzazione mi ha trasmesso delle ottime sensazioni.
La seconda sessione di test ho voluto svolgerla sempre su terreni tecnici, questa volta non cosi ripidi ma con
bagnato.
Prendo l’esempio di un tratto direttamente sotto ad una cascata, ambiente umido, roccioso, da affrontare con graduali
salti di roccia; (non nego che prima di affrontarli ho effettuato una breve prova di aderenza da ferma su dei massi inumiditi, dove la calzatura ha reagito discretamente).
Cosi ho provato 3 o 4 passaggi piu tecnici e devo dire che la
risposta è stata positiva: al di là del grip e della trazione, la sensazione piu’ positiva che ho avuto è stata ancora una volta quella della sensibilità, davvero notevole e rassicurante. Passando successivamente ad un tratto fangoso di discreta pendenza le sensazioni non sono cambiate. In definitiva il mio verdetto è questo: "non ci sono piu’ scuse, giu’ la testa e correre".