Gaerne Carbon Mtb G Syncro scarpa

La Gaerne Carbon Mtb G Syncro è stata provata percorrendo i tipici tracciati dell'Alto Adige: strade sterrate con presenza di ghiaia alternate a tratti in single track con radici e rocce da passare di dimensione medio piccola, su prativi e boschi. Il terreno era asciutto, compatto. Sono sta montate tacchette per pedali Crank Brothers Candy, che hanno una superficie di appoggio medio-piccola. G Sincro è molto leggera e avvolgente. La sensazione per questi due aspetti è ottima: il sistema di serraggio BOA doppio consente di fasciare il piede millimetricamente. lnoltre, BOA consente di allentare o stringere in modo immediato, con precisione, la scarpa, secondo il sentire e le necessità: serrate per affrontare un tratto ripido in salita dove bisogna cercare la massima trasmissione della forza applicata, aderenza e trazione al suolo, o in discesa per la massima sensibilità. Più "comode" quando vorremo pedalare rilassati o per riposare il piede dopo un tratto fatto di impegno. Intendiamo per comodità una calzata comunque e sempre esente da pressioni indebite, dove, anche quando non avremo un serraggio elevato la scarpa rimane sempre aderente, grazie anche alla capacità avvolgente del tallone. Di pari passo a queste caratteristiche si ha un comfort ottimale, grazie alla conformazione dell'insieme tomaia/suola e , di nuovo, al sistema di serraggio BOA. La scelta di averlo con due "bottoni" di regolazione distinti e indipendenti permette di ottenere la calzata effettivamente voluta. La temperatura al momento del test era tale da non creare sudorazione importante, anche se la leggerezza della tomaia e la presenza numerosa di fori su tutta la superficie fanno presupporre una scarpa ben areata. La ricerca di un peso contenuto fa si che la tomaia, ottimamente rifinita nel suo colore di fondo bianco lucido, sia poco protetta nei punti maggiormente esposti: punta e parte anteriore interna e esterna. Questa scelta viene spesso fatta dai marchi di riferimento per i loro modelli destinati all'XC, dove si privilegia al massimo la leggerezza, oltre alla rigidità. Lo stesso dicasi per la suola, dove la presenza dei tasselli, poco aggressivi, è ridotta al minimo, prevedendo un uso quasi sempre "in sella", con poche occasioni di camminare. C'è comunque la possibilità di montare due chiodi in punta che possono tornare utili camminando su terreni dove non vi sia presenza di pietre e roccia. Ben disposta e ben protetta rimane la tacchetta di aggancio, sufficientemente incassata per non interferire con il terreno quando si ha il piede a terra e con abbastanza spazio intorno per permettere un aggancio facile e immediato al pedale. In sintesi le considerazioni iniziali sono state confermate positivamente per quanto riguarda la qualità della lavorazione e dei particolari, vestibilità, precisione nella regolazione e conseguente qualità della calzata, sostegno e rigidità della suola (quindi trasmissione degli impulsi connessi alla pedalata). Rimane la riserva, dettata anche da preferenze personali di chi scrive, per l'assenza di maggior protezione della tomaia e per una configurazione della suola quasi totalmente priva di tasselli e forme che permettano maggiore presa sul terreno in caso di camminata.